Poi arriva Luis Alberto in campo e BOOOOOOOM, gioia gaudio in tutto il regno.

In un attimo l’anonimo secondo tempo in cui la Lazio boccheggiava da 10 minuti, si è trasformato nel Carnevale di Rio, mentre passavano le immagini dei cartonati nerazzurri “SPIAZE” .

Chi un pochino ha imparato a comprendere Luis Alberto, può solo immaginare quanto ha gongolato prendendo atto di uno stadio in delirio.

Per carità, legittissimo che non stia simpatico, non piacciano i suoi atteggiamenti o i suoi polemicozzi e bla bla, però se qualcuno, come leggevo un po’ in giro per Facebook, pensava di preferire Ilic o quant’altro, beh, non lo conoscete, evidentemente non lo avete mai compreso manco di striscio.

Il vero smacco, per uno come Luis, sarebbe passare inosservato, lasciare indifferenti i tifosi, essere uno di quelli che manco ti ricorderai il numero di maglia dopo un annetto, per uno come Luis, tutti i commenti velenosi sono godimento puro.

Insomma, più o meno tutti sappiamo cosa vuole il tifoso, che atteggiamento bisogna avere: umiltà e abnegazione.
Ecco, ad Alberto frega niente di risultare simpatico o antipatico, Alberto è sempre incazzato, pure quando segna.

E basta ripercorrere la sua story in Formello, i suoi post politically incorrect, il suo parlare provocatorio, le sue dichiarazioni sprezzanti.
IL personaggio del contesto in cui si trova. E ci riesce a mani basse, per giunta.

Per un’estate si è parlato solo di lui, insomma, é diventato il centro del baraccume ed il tifoso, incosciente di ciò, ci cade con tutte le scarpe.

È stato proprio lui a svegliare i social biancocelesti nei momenti di nulla cosmico, da solo, ha permesso di regalare trash e gossip, di incentrate le attenzioni intorno alla Lazio anche durante sessioni di “calciomercato mortecino“.

Al termine della gara tra Lazio e Inter, è stato Luis Alberto a commentare il risultato ai microfoni di Lazio Style Radio.

«Uno dei gol più belli, sicuramente. Ci ho messo tecnica, era tempo che non facevo un gol così da fuori area. Mi mancava solo l’Inter come big, lo avevamo detto oggi coi compagni. Ho parlato con Patric, Pedro, tutti lo hanno detto oggi.

Io parlo in campo, questa estate lo hanno fatto tutti. Io faccio il meglio per la squadra, anche giocando meno. Ma manca tanto, la stagione è lunga. Oggi era una partita che serviva per crescere.

Da tanto tempo questa squadra è una famiglia, nonostante siano cambiati tanti giocatori siamo una famiglia. Continuiamo cos’, non arrendiamoci, perchè è iniziata adesso.

Quello che deve giocare deve essere al 100%, non si può negoziare l’atteggiamento. A me piace giocare di più stare in campo, ma aiuto sempre anche dalla panchina. Tutti insieme».

Per il resto…

Piccoli articoletti inutili solo per aver argomenti, a me sembra infido. Sbraitare su liti, sulla voglia di andare via, la società che vuole cacciarlo, Sarri che vuole cacciarlo, ‘nsomma, parlare senza cognizione di causa, mi sembra ancora più infido.

Ma, non ve preoccupate perché Luis risponde sul campo….

Simplemente, Xoxo.

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